La risposta è arrivata, Rob è pronto al cospetto del Presidente del consiglio, responsabile di tutte le decisioni su Robland. All’interno della Torre il comandante sta per comunicare la sua decisione a tutti. Dalla finestra una folla enorme sta già acclamando l’ospite terrestre, trattato come un idolo. Rob è emozionato, ha l’adrenalina a mille, e prende la parola parlando in un apparecchio tipo megafono, che traduce direttamente il discorso nel linguaggio di Robland. Ora cala un silenzio assoluto, ed il Presidente invita Rob a comunicare la sua decisione. “Cari fratelli Roblandiani, rispettabile ed onorato Presidente con i suoi consiglieri, cari fiori parlanti sto per riferirvi la mia incotrovertibile decisione, ebbene… domani, sempre se per voi va bene, lascerò questo pianeta!” Rob aspetta qualche istante una reazione o un commento …ma tutti rimangono in un composto silenzio…Ormai non ha esitazioni ed è un fiume in piena: “Penso sia arrivato il momento e sono pronto a volare via lontano da questo magnifico pianeta. So che devo tornare a casa, anche se Robland ormai è un pezzo del mio cuore. Qui ho imparato a radunarmi insieme a voi, a creare nuovi modi di vivere e… un’amicizia superiore come la vostra non l’ho mai conosciuta!” Sul volto di Rob scende giù qualche lacrima …”Siete pronti? Non aspetterò più. Non c’è più tempo per esitare, preparerò la mia valigia e raccoglierò tutti i miei strumenti e poi avvierò i motori. Grazie per aver risolto il problema del blocco. Era così semplice, ma la paura mi impediva di accorgermi che non avevo usato la mia password personale sul display di bordo, ed automaticamente i motori si sono bloccati.” Il comandante scoppia in una risata liberatoria e stavolta riceve l’applauso personalizzato dei Roblandiani che protendono le mani verso di lui ondeggiando le dita, le loro 12 dita in modo rapido.”Sono felice…e …lasciatemi dire che ho avuto fortuna a perdere la mia strada. Mi sono divertito …e Robland è un posto davvero figo, mi piace terribilmente! Vorrei ringraziare anche l’Elefante, vostro caro animatore sacro, e anche chi mi ha mandato la palla… insomma lo schermo globale voglio dire. Sappiate che non mi sono mai sentito solo o a disagio …ma…è tempo di tornare a casa!” Rob è soddisfatto e riprende un attimo fiato prima di finire, come per godersi i sorrisi e l’ondeggiamento che stavolta è anche sonoro dagli abitanti di Robland.” Voglio riabbracciare la mia signora, mi sento di impazzire quando penso a lei…e…non c’è proprio niente da fare. Allora cari Roblandiani… siete pronti?”