Atto 6 :"Welcome to Robland"

Robland

Il discorso di Rob è appena finito, ma il consiglio di presidenza del pianeta rimane impassibile, nessun commento e nessuna reazione. Il comandante rimane sorpreso ed impietrito poichè si aspettava di essere compreso nel suo dramma ed aiutato; fa istintivamente un passo indietro temendo un azione repressiva. Uno dei capi del consiglio, con una corona di fiori come quella che l’elefante porta sul capo, lo invita a seguirlo e lo conduce in una stanza sotterranea della Torre. E’ una stanza blindata con guardiani spaziali non muniti però di armi, ma forniti di un sorriso magnetico paralizzante, più efficace delle pistole tradizionali. Indossano un’armatura di difesa fatta di un materiale plastico-vivente che risulta praticamente impenetrabile ad ogni possibile offesa. Il capo del consiglio apre la porta sorridendo dinanzi ad un piccolo schermo e all’interno ……c’è una stanza con libri parlanti ed autonarranti e una specie di tempio con un trono ed un crono schermo globulare di dimensioni tipo un computer terrestre. Rob, sempre dopo aver ricevuto l’invito, si siede sul trono ed inizia una proiezione molto limpida, sembra che le immagini siano tridimensionali e reali. Con grande sorpresa il crono schermo proietta proprio il film della vita del comandante Rob. Rivede così piacevolmente la sua nascita, i suoi genitori e tutti gli episodi significativi della sua vita terrestre. Comprende anche di aver sempre desiderato un mondo diverso, basato sull’amore e privo di ogni ostilità. Tale desiderio lo ha portato a diventare ricercatore spaziale alla conquista di scoperte galattiche ed esseri viventi più amorevoli dei terrestri. Rob è ora completamente rilassato e meravigliato del fatto che il suo desiderio lo ha portato inconsciamente in questo pianeta. Ma la sorpresa più grande deve ancora arrivare….Rivede ora il suo precipitare con la navicella in questo pianeta extragalattico e stavolta non trova un posto deserto…ma un mondo uguale a come lui ha sempre immaginato e desiderato …con creature spaziali festose pronte ad accoglierlo e meraviglie naturali e tecnologiche in ogni dove. Vede nei dettagli le usanze e le abitudini della popolazione dove tutti amorevolmente sono al servizio di tutti, ognuno comanda e serve gli altri grazie alla comprensione telepatica e alla saggezza spirituale-scientifica di ognuno di loro. E’ proprio un mondo fantastico diviso per città che sono dimensioni esistenziali diverse. C’è la citta del divertimento, la città dell’istruzione, dello sport, della spiritualità, dei miracoli, ecc. Ma la cosa incredibile è che il nome del pianeta è ROBLAND!!! “Cosa? questo pianeta ha il mio nome?” esclama più che esterefatto Rob. “Certo comandante, lei è in un mondo dimensionale parallelo alla sua cara Terra dove potrà vivere tutto quello che ha sempre sognato. La sua fervida immaginazione era nutrita dai nostri mondi e lei è stato sempre in grado di captare i nostri messaggi.” Rob ora è completamente impietrito …sa che questa è la verità. “Robland è il suo pianeta comandante, il posto che lei ha sempre immaginato e desiderato, ma c’è tanto da scoprire ancora nella nostra civiltà!” afferma stavolta a parole il capo del consiglio presidenziale. Rob sperimenta attimi di felicità assoluta e sa che la sua genialità deriva in qualche modo da un collegamento spirituale o telepatico con questo pianeta, Robland è la dimensione che ha sempre animato la sua vita e la sua più selvaggia immaginazione! Lacrime di gioia escono dagli occhi del comandante che abbraccia il capo presidenziale come fosse il familiare più caro. Rob corre fuori dalla Torre e sperimenta una libertà assoluta come mai era stato possibile prima sulla terra e si ritrova innanzi alla popolazione e agli abitanti di Robland in una festa di accoglienza in suo onore. “E’ incredibile la dolcezza e la fratellanza che emanano queste persone, posso essere con loro esttamente chi sono senza nessuna sensazione di disagio. Il mio Robland è un posto Fantastico!” esclama Rob pieno di un entusiasmo che fa impallidire anche i migliori slanci giovanili della sua vita terrestre. I Roblandiani, come li ha soprannominati ora il comandante, si stringono come in una dimensione sferica attorno a Rob, potendo tranquillamente muoversi sopra di lui e stazionare controllando perfettamente le leggi naturali di gravità del pianeta grazie ai loro abiti antigravitazionali. Sorridendo e protendendo le mani come per abbracciarlo iniziano a parlare, ma in realtà è un canto fatto di armonie vocali straordinarie. “Deve esistere qui anche una città della musica molto avanzata, la bellezza delle loro voci è proprio incantevole!” afferma Rob. In realtà è più un’implorazione quella che gli abitanti di Robland fanno al comandante.

“Siamo tutti in tempo per essere quello che vogliamo essere….siamo ancora in tempo per vedere quello che vogliamo vedere! Vuoi sentire il nostro amore che ti fa brillare? prendi tutto l’amore che ti rende luminoso…non c’è nient’altro da liberare…niente altro da vedere! Prendi tutto il tempo per vedere, perchè su Robland puoi essere libero! Potevi pensare che non esisteva. Noi siamo così felici di riceverti e il nostro amore è così familiare. Ed è vero. Cambia ora i tuoi colori in profondità dall’interno e prendi quelli che ti rendono luminoso. Ti facciamo conoscere un sole nuovo di zecca, sì!!”